Poi fai la conoscenza delle case editrici, che ti danno l’opportunità di proporre a loro i tuoi lavori per poi avere la gentilezza di non risponderti (o cestinare direttamente la tua mail senza averla letta mandandoti pure la notifica, come è successo a me), giusto perché possono farlo.
Avevo un libro illustrato per bambini (e ne ho già parlato qui), Arianna e la sedia, riposto nel cassetto dopo essere nato per un concorso di cui non si è mai saputo l’effettivo esito (e senza avere davvero la certezza che qualcuno abbia effettivamente ricevuto e visto la miaproposta di libro). A più di un anno, l’ho ripreso, l’ho rivisto, l’ho anche modificato. L’ho proposto infine (come dicevo sopra), perché la vera realizzazione sarebbe stata quella di vederlo stampato in formato cartaceo (o “analogico” come dice una persona speciale di mia conoscenza). Ma niente.
Poi, dopo aver parlato e dopo essermi confrontato con chi poteva giudicarmi dall’esterno, è arrivata la decisione di auto pubblicarmi tramite Amazon. Infatti da qualche giorno “Arianna e la sedia” è disponibile in ebook presso lo store di Amazon, in formato Kindle.
Sinossi:
Questa è la storia di un breve viaggio intrapreso da una piccola bambina dai rossi capelli, nella calda città ai piedi dell’Etna chiamata Catania. Nn impariamo mai il valore delle cose, fin quando improvvisamente non le perdiamo. Non diciamo mai abbastanza <<ti voglio bene>> alle persone amate, e quando non ne abbiamo più la possibilità ce ne pentiamo. Dentro ognuno di noi c’è un po’ della piccola Arianna.La sedia della storia è un simbolo che mi sta a cuore. È l’idea che gli oggetti possono legarci a persone che non ci sono più, che sono lontane o che ci hanno lasciato. Negli oggetti imprimiamo i nostri ricordi e le nostre emozioni. E la storia di Arianna e la sedia è un modo per voler dire che non è mai troppo tardi per dire <<ti voglio bene>>, e soprattutto non deve essere mai troppo tardi per iniziare ad apprezzare chi ci vuole bene.
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Amazon.it
Booktrailer