sabato 23 febbraio 2013

Fatta per uccidere
Buffy tVS stagione 3

Anche per Buffy The Vampire Slayer arriva il momento della crescita, il temuto passaggio della consegna dei diplomi. Questa coincide con la terza stagione, l’ultima che avrà il privilegio di vivere ancora di quella spensieratezza tipica dei teenager. Joss Whedon spiazza tutti impostando ventidue episodi grandiosi, cercando anche di seminare indizi o personaggi tesi a svilupparsi nelle stagioni successive e a diventare fondamentale per l’economia della serie (1).
                        
Il sipario si apre su Buffy, dopo i fatti della seconda stagione, intenta a rifarsi una vita lontana da Sunnydale, lontana dalla sua famiglia, dagli amici, da tutto e tutti. Ma intrapreso il suo cammino di espiazione, la Cacciatrice capisce che ha bisogno di un sostegno e torna quindi a casa  alla fine dell’episodio 3.01 “Anne/Identità Segreta(2), decisa a recuperare qualsiasi tipo di rapporto; ma il recupero è più difficile del previsto perché una volta a casa trova una famiglia e degli amici che senza di lei sono andati ugualmente avanti e il suo ritorno avviene nella più totale freddezza. 
Con il messaggio di “Buffy, la vita non ruota soltanto intorno a te!!”, la Scooby Gang si ribella alla cacciatrice, che non ha pensato alle conseguenze del suo gesto.


Joss Whedon attua il tentativo di spostare Buffy dal centro dell’azione e dell’attenzione, per poter dare maggiore indipendenza e respiro ai comprimari della serie. Come dire che, si, il titolo è Buffy the Vampire Slayer, ma la riuscita della serie è data anche e soprattutto da Willow, Xander, Giles e Cordelia. Il messaggio iniziale è che questa stagione non vuole essere Buffy dipendente. Ma tutti attraversano una fase di crescita che li spaventa; tutti sono terrorizzati tanto quanto Buffy dai cambiamenti. Il maturare delle prime esperienze da strega di Willlow, la ricerca di un’identità di Xander, la rinascita di Giles che si vede estromesso dal Consiglio degli Osservatori e dal ruolo di mentore della Cacciatrice.

Qualsiasi cambiamento nei rapporti di Buffy rientra in una visone globale. La terza stagione ha portato ad una crescita, una maturazione dei rapporti e all’amara presa di coscienza che a volte l’amore non basta, che il semplice dire “ti voglio bene” non semplifica le cose e nella vita ci vuole altro. In questa stagione Buffy e Angel si scontrano con la realtà dei loro limiti come coppia. Lei è la Cacciatrice. Lui è un vampiro. Lei è umana. Lui è un demone. 

Lo stesso demone che lei ha ucciso alla fine della seconda stagione per il bene del mondo e che qualcuno o qualcosa ha fatto ritornare dopo un periodo all’Inferno. E non c’è molto da fare quando si accorgono che il loro rapporto è impossibile. Infatti, fra i vari obiettivi della stagione c’è quello di fare lasciare Buffy e Angel, per farci capire che non avrebbe funzionato. Ciò spiega il successo della serie. Queste cose accadono anche nella vita. “Helpless/Compleanno di Terrore”, l’episodio 3.11 (3) è stato il primo che ci ha fatto vedere che anche le coppie soprannaturali entrano in crisi.

Alla fine della seconda stagione di Buffy The Vampire Slayer, la Cacciatrice aveva ucciso il suo amato Angel (trasformato in Angelus e ritornato Angel un attimo prima che gli esiti diventassero inevitabili) per salvare il mondo; in questa stagione Angel torna dalla dimensione infernale in cui era piombato con la consapevolezza che la Cacciatrice aveva fatto la cosa più giusta. I due tornano insieme, coscienti però che la loro è una relazione che non potrà essere consumata (per via della maledizione gitana come ho spiegato nel paragrafo precedente). La metafora di una situazione che succede anche tra gli adolescenti.

Joss Whedon trasforma la realtà in questa favola horror; ha avuto l’idea di riproporre la prima volta che Angel ha visto Buffy, quando ancora questa non sapeva di essere una Cacciatrice e viveva a Los Angeles. Creando così un forte legame emotivo che non svanisce neanche quando lui va via, pur riconoscendo che il loro rapporto è destinato al fallimento. La bellezza di queste scene sta nelle parole commoventi. Ma quando la tensione si fa troppo drammatica, notiamo un cambiamento di ritmo. È tipico di Joss creare drammaticità e, subito dopo, una nota di ilarità (4).

Questa terza stagione vede l’arrivo a Sunnydale di una nuova Cacciatrice, Faith (5) (fede), sopraggiunta per sostituire Kendra, la slayer morta alla fine della stagione precedente. Faith è tutto ciò che Buffy non avrebbe voluto essere; il pubblico inizialmente s’identifica con la nuova prescelta perché lei rappresenta una Cacciatrice proletaria. Dopo, invece, la vedremo dissolversi nella sua malvagità, fatta di rancore e di voglia di accettazione. Faith vivrà la sua battaglia interiore. Durante questo ciclo si vede Buffy accarezzare l’idea di fare quelle scelte (scelte fra cosa è giusto e cosa è sbagliato) e rinunciarvi. Allora Faith diventa per lo spettatore un riflesso di Buffy. Ciò che Buffy potrebbe essere, ma che non è diventata grazie ad una famiglia e a degli amici.

Questo è il tema centrale di molti episodi di questa stagione di Buffy The Vampire Slayer, e che verranno fortemente ripresi nella quinta e nella settima stagione della serie. In termini filosofici a che cosa serve il potere? Quali sono i suoi limiti? E soprattutto, quando si possiede un enorme potere è un bene rimanere da soli? L’idea del potere e delle capacità era un tema di grande attualità in quel periodo, quindi gli sceneggiatori si sono chiesti cosa avrebbero ottenuto prendendo questa stessa materia prima dalla realtà per inserirla nella cultura e nell’ambiente del Buffyverse. L’abuso del proprio potere e dei propri compiti, ha il suo culmine nell’episodio 3.15 “Consequences/Fatta per Uccidere(6), quando Faith inavvertitamente uccide un umano, avvenimento che la proietta in un luogo emotivamente e psicologicamente molto oscuro. 


Questa è stata una grande svolta per la ragazza; è la prima volta che vediamo realmente le differenze tra quest’ultima e Buffy, differenze che porteranno ad un inevitabile scontro. Joss Whedon voleva dimostrare che il potere della Cacciatrice, sebbene pensato per scopi benefici, in quanto potere può corrompere.

Il Big Bad della stagione è il non più umano Sindaco di Sunnydale, Richard Wilkins III (7), che desidera ascendere al ruolo di demone assoluto. Sul finire della stagione, con il totale passaggio di Faith alle forze del male, il Sindaco diverrà per la cacciatrice ribelle un vero padre putatitvo. Un padre che ama incondizionatamente. L’idea generale che i cattivi abbiano anch’essi bisogno d’amore, e che tale bisogno sia reale quanto quello dei buoni, rende sempre i cattivi più interessanti.

Si arriva all’episodio più importante della terza stagione, il 3.21-3.22 “Graduation Day/La Sfida(8); la fine della terza stagione è fondamentale perché sancisce il passaggio dal liceo all’università. Ma il diploma è anche l’abbandono del comfort, in questo caso dell’orrore, del liceo. L’idea della fine della scuola ha costituito un tema importante della serie. Per gli sceneggiatori l’evento che avrebbe simboleggiato il diploma, al di là del diploma stesso, era la distruzione della scuola. Buffy detona la scuola per distruggere il Sindaco che si era trasformato in un enorme serpente e stava per trasformare Sunnydale in un’alcova di demoni e vampiri. Ma far saltare la scuola, sicuramente, è una fantasia universale di tutti gli studenti. Pensando a questo Joss Whedon manda un messaggio molto forte, molto drammatico e molto visivo. Senza fare male a nessuno (questo deve essere primario e importante), Whedon metaforicamente distrugge un’istituzione che, negli anni in cui l’abbiamo frequentata e vissuta, ci ha procurato grandi incubi.

Douglas Petrie, story editor della serie, afferma che se realmente riescono a portare gli spettatori in una direzione, per poi svoltare improvvisamente e inaspettatamente, questo è straordinario. E con la terza stagione di Buffy The Vampire Slayer succede questo.



3x01 - Anne/Identità segreta    
3x02 - Dead men's party/La festa dei morti viventi
3x03 - Faith, Hope and Trick/L'incantesimo
3x04 - Beauty and the Beasts/La bella e le bestie    
3x05 - Homecoming/Il ballo di fine corso    
3x06 - Band Candy/I dolci della banda
3x07 - Revelations/Rivelazioni    
3x08 - Lover’s Walk/Il sentiero degli amanti    
3x09 - The Wish/Il desiderio    
3x10 - Amends/Espiazioni        
3x11 - Gingerbread/Le streghe di Sunnydale    
3x12 - Helpless/Compleanno di terrore    
3x13 - The Zeppo/Il giorno dell'Apocalisse    
3x14 - Bad Girls/Balthazar    
3x15 - Consequences/Fatta per uccidere    
3x16 - Doppelgangland/Il mondo parallelo    
3x17 - Enemies/Tutti contro tutti    
3x18 - Earshot/Poteri metafisici    
3x19 - Choices/Scelte    
3x20 - The Prom/Il ballo    
3x21 - Graduation Day (part 1)/La sfida (1ª parte)    
3x22 - Graduation Day (part 2)/La sfida (2ª parte)


NOTE

1 La serialità televisiva è caratterizzata da una linea verticale, costituita dalle vicende che nascono e muoiono nei singoli episodi, e da una linea orizzontale, che percorre tutta la stagione, iniziando nel primo episodio, centellinando sempre nuove informazioni ed indizi, per poi concludersi nell’episodio finale. Whedon, va oltre, e allunga ipoteticamente, questa linea orizzontale anche tra stagioni differenti. Come succede oggi con varie serie televisive come Lost, Smallville o Heroes. Un esempio chiaro è la scena del sogno di Buffy con Faith, che è stata al centro da sempre di molte discussioni tra i fan, soprattutto per la criptica frase di Faith: "Chilometri da fare... La piccola Miss Muffet che conta all'indietro da 730." (in originale "Miles to go... Little Ms. Muffet counting down from 7-3-0"); il senso di questa filastrocca risulterà chiaro alla fine The gift (ep. 5.22): 730 infatti è pari a 365 per 2, ed infatti dopo 2 anni esatti Buffy sacrifica la propria vita in The gift: il conto alla rovescia è quindi riferito alla data della sua morte. La piccola Miss Muffet" (i.o. "Little Miss Muffet") altri non è che Dawn, la sorella di Buffy che arriverà all'inizio della quinta stagione: nell'episodio Real me (5.02), infatti, Dawn viene avvicinata da un uomo che la chiama "curds and whey", che è un verso della filastrocca per bambini "Miss Muffet": "Little Miss Muffet, sat on a tuffet, eating her curds and whey";
 

2 Anne, 3.01, stagione 1998-1999. Disponibile in cofanetto dvd della 20th Century Fox.
 

3 Helpless, 3.11, stagione 1998-1999. Disponibile in cofanetto dvd della 20th Century Fox.
 

4 Espediente per smorzare la tensione, e farci capire che alla fine è pur sempre una metafora.
 

5 Faith Lehane (detta semplicemente "Faith") è un personaggio immaginario delle serie televisive Buffy e Angel, creato da Joss Whedon e interpretato da Eliza Dushku. Nella finzione si dice sia nata il 18 dicembre 1980 a Boston nel Massachusetts. Faith è l'antieroina delle serie. Inizialmente corrotta dalle forze del male, si unisce ad esse ma alla fine (dopo essersi fatta un esame di coscienza) torna dalla parte del bene, aiutandolo a sconfiggere il male. Joss non sceglie a caso il nome della nuova Cacciatrice, questo infatti, che vuol dire “fede”, racchiude dentro di se tutto il destino della ragazza. Faith è fiera del suo potere, ma questo è ancora troppo grande per lei, che la conduce facilmente a compiere le scelte sbagliate; salvo poi redimersi in un percorso personale visto sia nella serie madre, Buffy, che nello spin-off Angel.
 

6 Consequences, 3.15, stagione 1998-1999. Disponibile in cofanetto dvd della 20th Century Fox.
 

7 Rhichard Wilkins III è il sindaco di Sunnydale. Ben presto si scoprirà la sua vera natura demoniaca, questo perché come enensima metafora, Whedon ci sta dicendo che il Male sta anche nelle istituzioni.
 

8 Graduation day, 3.21-3.22, stagione 1998-1999. Disponibile in cofanetto dvd della 20th Century Fox.

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