The Avengers non è un film. The Avengers non è un semplice e ridicolo blockbuster (come può essere inteso Transformers di Michael Bay, per capirci).
The Avengers è un sogno che diventa realtà; è il mondo che viene finalmente preso in mano da noi nerd e indirizzato verso i cancelli dell’Eden. Il film dei film che in pochissimi giorni – e quando dico pochissimi, dico meno di 7 giorni – con una formazione del tutto originale e differente da quella mostrata la prima volta nelle pagine del fumetto Marvel, ha battuto tutti i precedenti record raggiunti di Avatar e da Il Cavaliere Oscuro.
L’ANIMA DI THE AVENGERS, NATA DALLA FUSIONE DEI VENDICATORI CLASSICI CON LA VERSIONE ULTIMATE – Inizio col citare chi prima di me ha affermato che “J.J. è umano, Joss è divino”, durante una discussione sull’indubbio talento da Re Mida di Joss Whedon nei confronti del “collega” J.J. Abrams, autore di Lost, Alias e Fringe in tv e di Mission Impossible III e il reboot di Star Trek al cinema, famoso per gettare il sasso e ritirare la mano, lasciando sempre le proprie co-creazioni in mano ai propri collaboratori, passando di continuo ad altri progetti. Con scarsi risultati (chi ha detto Cloverfield? Chi ha detto Alcatraz?). Whedon è di tutt’altra pasta.
La forza vincente di The Avengers è soprattutto quella di essere stata scritta e diretta, in primo luogo, da un fan, e non da un regista qualunque. Whedon conosce bene il mezzo, ma soprattutto riesce a far diventare una pagina di fumetto una realtà tattile e tangibile. Lui stesso è in primo luogo un appassionato di fumetti (vedi Buffy, Angel, Serenity e il bellissimo Astonishing X-Men). Joss Whedon riesce a fare del metatesto linguistico un’arma a doppio taglio, e chi ha seguito Buffy The Vampire Slayer in tv lo sa perfettamente; come qualsiasi altra opera del regista, anche The Avengers è pieno di citazioni, aforismi, momenti ironici dove gli stessi personaggi “in calzamaglia” (si lo so, non tutti sono in calzamaglia, come un amico mi ha fatto puntualmente notare) non si prendono troppo sul serio come a volerci dire “ehi, siamo sempre un fumetto”, e immediatamente dopo l’azione pura e adrenalinica la fa da padrona.
Coinvolgendoci in un vortice che fa venire i brividi lungo tutta la schiena. Il film è pura soddisfazione per gli occhi e per l’anima, soprattutto per chi per anni ha letto le avventure dei Vendicatori, ha assistito alle continue defezioni e cambiamenti di formazioni, tra lutti e perdite temporanee. Vedi la collaborazione nascente tra Iron Man e Capitan America, e involontariamente la mente va ai fatti di Civil War e alla sua drammatica conclusione. Ma questa è un’altra storia…
The Avengers è soprattutto questo: emozione. Non avendo il compito di presentare i personaggi o dare filantropiche spiegazioni, parte direttamente in quarta con l’azione devastante allo stato puro. È stato ipoteticamente quantificato che se la distruzione della città di New York a cui abbiamo assistito durante la spettacolare battaglia finale dovesse diventare realtà, la somma per rimediare al disastro sarebbe stata, dollaro più dollaro meno, la bellezza di 180 miliardi. Intanto il film, con gli incassi, ha raggiunto la quota di oltre un miliardo di dolalri in tutto il mondo!
Come dicevo non c’è alcuno spazio in tutto il film di momenti introspettivi, o analisi autoreferenziali dei vari super-eroi chiamati in causa, e non perché Joss non ne sia stato capace, ma perché per quello ci avevano già pensato i corrispettivi singoli lungometraggi dei vari protagonisti usciti in questi ultimi anni. Chi è andato al Cinema per godere di The Avengers aveva già visto Iron Man (i film del 2008 e 2010 diretti entrambi da Jon Favreau), The Incredible Hulk (il film del 2008 diretto da Louis Leterrier), Captain America: The First Avenger (il film del 2011, diretto da Joe Johnston) e Thor (del 2011 diretto da Kenneth Branagh).
Quello che tocca fare a Whedon – e lo fa in modo strabiliante – è fare interagire questo gruppo di super primedonne, con l’aggiunta della bellissima Natasha Romanoff/Vedova Nera (interpretata da Scarlett Johansson, già vista in azione in Iron Man 2) e del “nuovo” al pubblico Clint Barton/Occhio di Falco (a cui presta il volto un eccezionale Jeremy Renner), in modo che non si uccidano tra di loro, almeno non prima di aver sconfitto il superbo Loki. Quest’ultimo tornato in pompa magna, direttamente dall’esilio visto in Thor, a farsi carico della parte del super co-cattivo bramoso di possedere la potenza del Cubo Cosmico (il cui potere era già stato approfondito in Captain America: The First Avenger) da utilizzare per i propri fini di conquista del nostro mondo. Ogni personaggio concorre al tutto come il singolo ingranaggio di un sistema più ampio e perfetto. I Vendicatori di Joss Whedon sono un perfetto coro; nessuno sovrasta l’altro, nessuno predomina più di nessun’altro. Rappresentano un’unica anima. Qualora Whedon avesse tra questi un personaggio preferito, è impossibile saperlo, perché tratteggia e disegna tutti con gli stessi colori e con la medesima passione. Loro sono I Vendicatori Uniti.
POI C’E’ LO S.H.I.E.L.D. – In questi ultimi anni, la Marvel si è in un certo qual modo divertita a disseminare il prezzemolino Nick Fury in varie scene ed easter eggs tra un film e l’altro, con nessun’altra precisa dichiarazione di intenti se non quella di farci bramare sempre di più il capolavoro che è poi stato The Avengers. Dopo i singoli lungometraggi di Iron Man, Iron Man 2, L'incredibile Hulk, Thor, Captain America - Il primo Vendicatore, in cui è stato semplicemente uno spettatore passivo alle vicende, qui invece torna prepotentemente come il protagonista non accreditato, ma importante ai fini della trama: parlo dello S.H.I.E.L.D. Rappresentato in tutto il suo splendore, con il famoso Elivelivolo che quando si alza in volo, non nascondo che più di una soddisfazione ha creato in me. Se c’è il bene e il male, lo S.H.I.E.L.D. e Nick Fury rappresentano la sfumatura di grigio centrale, una forza neutrale che ufficialmente lotta per il bene, ma che spesso e volentieri lo fa utilizzando più di una volta tecniche non proprio convenzionali, che talvolta hanno destato il dissenso degli stessi Vendicatori. Whedon ce lo dice chiaramente, lo fa attraverso i file secretati che Fury tiene riguardo la pericolosità di Hulk, o alle reali finalità che lo S.H.I.E.L.D. ha nei confronti del Cubo Cosmico (o Tesseract, come è continuamente chiamato nel film), oppure attraverso la poca sincerità che mantiene nei confronti dei suoi Vendicatori, arruolati per difendere la Terra ma allo stesso tempo loro stessi tenuti sotto sorveglianza e controllo.
Quindi chi è il vero nemico in The Avengers? È Loki? È l’amico con cui combatti fianco a fianco? È l’alieno venuto da un Universo diverso? Whedon, come sempre è solito fare, utilizza ogni singolo elemento come metafora della vita; i Vendicatori sono degli eroi se presi singolarmente, ma solo nel momento in cui capiscono che la loro forza è la squadra, diventano una potenza incontrastata che veicola inevitabilmente un importante messaggio a tutte le razze aliene: la Terra non è indifesa, gli esseri umani non si piegano, ma si fanno forza insieme e combattono resistendo. Lo stesso messaggio che il regista diede con la serie televisiva Buffy The Vampire Slayer, dove la Cacciatrice era una sola e lei soltanto poteva ergersi contro le forze del Male, ma ciò che rendeva Buffy speciale era il gruppo che lei chiamava famiglia e che caratterizzava la sua mente, la sua forza e la sua anima. Così sono i Vendicatori di Joss Whedon.
Visto l'enorme e indiscusso successo planetario, che ha frantumato qualsiasi tipo di record in pochissimi giorni, la Marvel Studios, in collaborazione con la Disney, ha ufficialmente annunciato il sequel del film. E visto l’easter eggs canonico, posto come sempre alla fine della prima parte dei titoli di coda, The Avengers 2 spara in alto……..con Thanos come possibile nemico del prossimo gruppo che si ergerà per difendere il nostro Pianeta!
Non vedevo l'ora che uscisse e infatti appena uscito siamo corsi a vederlo (io e marito), mi è piaciuto da matti! E' quello che ti aspetti da un film di questo tipo. Poi come dici tu ironico e divertente (dai, Hulk è troppo bello) per non parlare del personaggio strafottente di Ironman che personalmente adoro!
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